Prevenzione della carie in gravidanza
Durante la gravidanza la donna è particolarmente sensibile alla cura del bambino e alla propria.
E’ recettiva a tutti i consigli atti a raggiungere uno stato di salute ottimale durante e dopo la gravidanza. Lo sviluppo iniziale dell’embrione è influenzato oltre che da fattori ereditari anche dallo stato generale di salute della mamma.
Una grande varietà di studi ha dimostrato come aborti spontanei, parti pretermine, rottura prematura della membrana amniotica, infezione del liquido amniotico, infezioni dell’endometrio postpartum e postcesareo possano essere causate da infezioni batteriche contratte durante la gravidanza. E’ possibile quindi che processi infettivi, come la malattia parodontale possano contribuire ad una gravidanza pretermine e nascita di bambini con basso peso.
Nel gennaio 2004 sono state definite delle regole circa “il management della donna in gravidanza” su direttive del Task Force on Periodontal Treatment of Pregnant Women e approvato dall’American Accademy of Periodontology:
- le donne devono sottoporsi a controlli e cure orali possibilmente prima di una eventuale gravidanza;
- incoraggiamento ad ottenere alti livelli di igiene orale prima di una eventuale gravidanza e a proseguire il mantenimento degli stessi durante tutta la gravidanza. Se la paziente in gravidanza dovesse aver bisogno di trattamento parodontale (scaling o root planing) queste procedure devono essere programmate nel secondo trimestre. Invece la presenza di infezioni acute, ascessi, o altre fonti potenziali di sepsi richiede un rapido intervento, senza riguardo al periodo di gravidanza.
Ne deriva che responsabilità dell’igienista è l’educazione della paziente ai possibili rischi delle infezioni parodontali in gravidanza e la motivazione della stessa alla prevenzione.
Prevenire la carie nella mamma in attesa consente un vantaggio anche per il nascituro.
Esiste altresì una correlazione tra condizioni di igiene orale e salute orale nelle madri e lo sviluppo di carie nei figli. La carie che è una malattia multifattoriale è causata dall’azione sullo smalto dell’acido lattico prodotto da un batterio, lo streptococcus mutans normalmente presente nel cavo orale. Questo batterio si alimenta grazie alla presenza di zuccheri semplici.
E’ dimostrata la trasmissione e la colonizzazione dello streptococco mutans, responsabile della carie, dalla mamma al bambino nella primissima infanzia, fino a 26 mesi. Ridurre la presenza di questo batterio nella bocca della mamma sin dalla gravidanza diminuisce la possibilità di carie nel bambino nelle età successive
Infatti nel cavo orale dei bambini, privi di denti,lo Streptococco mutans non è presente. Dopo l’eruzione dei denti viene trasmesso attraverso la saliva dalle persone che si prendono cura del bambino,attraverso un contatto diretto come il bacio,l’uso di posate comuni per l’assaggio della pappa, l’abitudine di ripulire ciucci. Evitare, quindi, qualsiasi manovra che comporti il passaggio di saliva dalla mamma o da un adulto al neonato.
Un programma di prevenzione, per la donna in gravidanza, prevede:
- istruzione all’igiene orale corretta con spazzolino, filo e/o scovolino, dentifricio al fluoro
- cura anche provvisoria delle carie attive e delle infiammazioni gengivali
- nel caso in cui la mamma presenti un elevato rischio di carie è consigliabile l’applicazione di vernici e la somministrazione combinata di clorexidina e fluoro
- visite trimestrali per il controllo dell’igiene
Gestazione e alimentazione
- Le gemme dei denti decidui si sviluppano tra la quarta e la quinta settimana intrauterina,
- la mineralizzazione comincia verso il quarto mese di vita intrauterina,
- Aumentare l’apporto di calcio e fosforo nel secondo terzo trimestre visto che le strutture ossee sono in accrescimento e sottraggono tali elementi alla mamma.